Rifinanziamento Fondo Nuove Competenze: novità nel decreto in arrivo
Rifinanziamento Fondo Nuove Competenze 2022: in arrivo un miliardo di euro con il decreto firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Sono diverse le novità in arrivo: si volge lo sguardo al digitale e ai temi green, copertura totale della retribuzione dei lavoratori solo in caso di riduzione dell’orario lavorativo.
Rifinanziamento Fondo Nuove Competenze 2022: in arrivo il decreto che sblocca l’accesso al miliardo di euro delle risorse React-Eu rimasto a lungo in stand by. Come si legge nella notizia del 14 settembre del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha firmato il testo che ora deve essere approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dai temi al centro della formazione che permette ai datori di lavoro di accedere ai benefici alla copertura dei costi, sono diverse le novità in arrivo.
“Si tratta di un obiettivo per il quale abbiamo lavorato a lungo in questi mesi attraverso un percorso di dialogo con le parti sociali, che rappresenta uno strumento importante per affrontare le sfide delle transizioni gemelle, quella digitale ed ecologica, con un investimento sulle competenze e sul loro aggiornamento, per difendere i posti di lavoro e far crescere la produttività delle aziende”.
Ha dichiarato il Ministro.
Sarà sempre l’ANPAL, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, a gestire la misura sulla base del nuovo avviso che sarà pubblicato ad ottobre.
Le principali novità
Per i dettagli sul rifinanziamento del Fondo Nuove competenze 2022 bisognerà, quindi, aspettare.
Ma ad anticipare come cambierà la misura è lo stesso Ministero del Lavoro.
Lo strumento è stato introdotto con l’articolo 88 del Decreto Rilancio, all’inizio della pandemia con una dotazione iniziale di 730 milioni di euro.
Come si legge nel decreto attuativo originario, il Fondo Nuove Competenze nasce per “innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi di strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza epidemiologica da Covid 19”.
In prima battuta sono stati stanziati 730 milioni di euro per il 2020 e per il 2021.
Nella prima tornata hanno beneficiato del Fondo 14.223 aziende e 708.000 lavoratori e lavoratrici.
Le nuove risorse che si mettono in campo e diventano accessibili dai datori di lavoro che stipulano accordi collettivi per rimodulare l’orario di lavoro, fino a 250 ore, per attivare percorsi di formazione ammontano a un miliardo di euro.
Il FNC torna, quindi, operativo ma con regole diverse rispetto alle prime annualità. Prima di tutto, i percorsi formativi che vedranno protagonisti i lavoratori e le lavoratrici saranno orientati all’acquisizione di competenze digitali e green, in linea con le disposizioni dell’art. 11-ter del decreto-legge n. 146 del 2021.
“Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO”, specifica il Ministero.
E inoltre i fondi interprofessionali acquisiranno un ruolo di primo piano rappresentando un canale di accesso privilegiato.
In ogni caso le attività dovranno essere svolte da enti accreditati a livello nazionale o regionale e non potrà essere la stessa azienda che accede all’agevolazione ad erogare la formazione.
Premi per la riduzione dell’orario
Le novità in arrivo con il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze 2022 riguardano anche la portata stessa delle agevolazioni.
I datori di lavoro che stipulano gli accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro e la realizzazione di percorsi formativi potranno beneficiare di una copertura totale del costo del personale impegnato nelle attività solo a determinate condizioni.
Il FNC rimborserà alle aziende il 100 per cento dei contributi assistenziali e previdenziali, al netto degli eventuali sgravi contributivi applicabili nel periodo oggetto dell’agevolazione, mentre la retribuzione oraria non sarà coperta in misura piena ma solo per il 60 per cento.
Il finanziamento del Fondo Nuove Competenze sarà totale solo in presenza di una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
“In caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%”.
Si legge nella notizia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Fondo Nuove Competenze, quindi, ritornerà a breve operativo ma in una versione del tutto rinnovata. Per i dettagli e le istruzioni operative, i datori di lavoro devono attendere la pubblicazione dell’avviso pubblico ANPAL che arriverà ad ottobre.