Resto al SUD 2.0 : contributi fino al 75% dell’investimento più un vocher da 40.000 euro per avviare nuove attività.
Resto al sud 2.0: regole in vigore dall’8 maggio 2024
Pubblicato in GU il DL Coesione con la misura resto al sud 2.0: agevolazioni per imprese e lavoratori autonomi
AGEVOLAZIONI
per imprese e professionisti
per promuovere la costituzione e l’avvio di nuove attività finalizzate a lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali, localizzate nei territori del sud (di cui al comma 1, primo periodo, dell’articolo 1 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017, n. 123)
SOGGETTI DESTINATARI
i giovani di eta’ inferiore ai trentacinque anni e in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- a) condizione di marginalita’, di vulnerabilita’ sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027
- b) inoccupati, inattivi e disoccupati;
- c) disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilita’ dei lavoratori GOL.
Alle imprese in forma collettiva possono partecipare anche soggetti diversi da quelli suddetti, fermo restando in tal caso l’esercizio del controllo e dell’amministrazione della società da parte dei soggetti ai quali è destinato l’intervento
COSTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:
- a) erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di avvio nell’iniziativa definita su base territoriale e di concerto con le regioni, in coerenza con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL;
- b) tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze, al fine di supportare i destinatari dell’intervento nelle fasi di realizzazione della nuova iniziativa;
- c) interventi di sostegno all’investimento, consistenti nella concessione di incentivi per l’avvio delle attività
INCENTIVI
Gli incentivi sono fruibili, in conformità con le disposizioni al regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis, in via alternativa e consistono nel riconoscimento di:
- a) un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attivita’ di progetto, per un importo massimo di 40.000 euro per le attivita’ aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
- Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilita’ ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher e’ di 50.000 euro per le attivita’ di cui al comma 2 aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
- b) un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75 % per l’avvio delle attivita’ di progetto aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016;
- c) un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.00 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70 % per l’avvio delle attivita’ di progetto, aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Fondi a disposizione: 49,5 milioni di euro per l’anno 2024 e di 445,5 milioni di euro per l’anno 2025.
Siamo in attesa del Decreto attuativo che sarà emanato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto, dove saranno individuati i termini, i criteri e le modalita’ di finanziamento delle iniziative