Credito d’imposta R&S: Sanatoria con saldo e stralcio al 50%
Nel contesto del lungo contenzioso che ha coinvolto molte aziende italiane, in particolare nel settore della moda, emerge una nuova soluzione per il credito d’imposta per la Ricerca e Sviluppo (R&S) relativo agli anni dal 2015 al 2019. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avanzato una proposta di sanatoria per risolvere definitivamente il nodo delle risorse e agevolare le imprese coinvolte.
Soluzione della sanatoria
L’emendamento proposto prevede una sanatoria che permette alle imprese di risolvere il contenzioso con il fisco versando il 50% dell’importo contestato. Le aziende avranno tempo fino al 31 dicembre per aderire, sanando la propria posizione fiscale in modo agevolato. Questo consentirebbe di evitare ulteriori ricorsi in sede amministrativa e giudiziaria, facilitando la chiusura delle controversie pendenti.
I dettagli dell’emendamento
Le imprese che desiderano aderire dovranno versare almeno la metà del credito utilizzato, rinunciando al resto. Inoltre, è stato esteso il termine per richiedere l’adesione fino al 31 ottobre 2024, offrendo più tempo alle aziende per regolarizzare la propria posizione. La dichiarazione di adesione dovrà essere presentata telematicamente all’Agenzia delle Entrate, con effetto immediato.
Un settore particolarmente coinvolto: la moda
Tra le imprese maggiormente interessate dalla sanatoria ci sono quelle del settore moda, che si sono trovate coinvolte in accertamenti legati al credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo, come campionari e collezioni. La complessità di definire i confini di tali attività ha portato a numerosi contenziosi, che ora potrebbero trovare una soluzione grazie alla sanatoria proposta.
Resta il nodo delle risorse
Un punto ancora da chiarire riguarda la copertura finanziaria dell’operazione. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta lavorando per superare questo ostacolo e rendere operativa la sanatoria.
In definitiva, la proposta rappresenta una soluzione concreta per chiudere in maniera rapida e agevolata le dispute fiscali in corso, offrendo alle imprese la possibilità di guardare al futuro senza il peso di pendenze passate.